Ritorno al Casetto con un paio di mesi di ritardo. L’inimmaginabile è accaduto, prigionieri di un virus la nostra vita è andata in pausa.

Nel frattempo però il semenzaio in serra e le poche piante già messe in terra nel nuovo orto crescevano ed un nuovo arrivo aveva abbellito la collina.


Scelti appositamente da Sergio in un vivaio in Toscana, in provincia di Pistoia – proprio pochi giorni prima che tutto si fermasse – sono stati piantati tre meravigliosi olivi.


Glieli aveva segretamente commissionati Monica, amica di Verona che non fa mai mancare il suo affetto in ricordo di Junio, (l’anno scorso, con altri amici, mandò i bellissimi alberi da frutta e nacque “il frutteto”!)
E’ stata una bellissima sorpresa, tenutami nascosta fino all’ultimo quando mi sono arrivate le foto!

Ero in città e mi sono dovuta accontentare di quelle, finchè non ho potuto far ritorno.
Grazie Monica, sempre presente e sempre cara, ogni volta mi stupisci e mi regali gioia!
Eccoli qua: un taggiasco, un frantoio ed un leccino.



Sono stati stati sistemati a prolungamento della staccionata del nuovo orto, nel campo grande da poco seminato a grano saraceno, facelia e fiori per le api.

Il Casetto si adorna e si riprende spazi abbandonati!

L’olivo, insieme alla vite, è per me simbolo di vita, con le foglie argentee tese verso il cielo in sfida come lunghe dita dai rami nodosi. Ora siamo qui e si riparte.